Le suggestioni sono innumerevoli: tavolette d’argilla cuneiforme, buccheri etruschi, ceramica sigillata romana, raku giapponese, celadon cinese e piatti incisi medievali. Ancora una volta la ricerca tecnica è una riscoperta che non è mai sterile imitazione, ma traduzione e rivitalizzazione del passato e delle sue tecniche perdute o dimenticate nella più fresca sensibilità moderna.









