Ceramica e silice sono materiali scoperti e riscoperti per usi e tecnologie sia antiche che modernissime. Da questi due materiali una serie di collage (o dovremmo dire “verrage” poiché ad “incollare” i pezzi è il vetro) e l’uso inventivo di uno strumento, la trafila, che ha un richiamo giocoso, ma che è uno strumento spesso adottato nella arte ceramica contemporanea per creare forme dall’evidente richiama alla replicazione industriale. Nonostante l’elemento giocoso e fanciullesco, la presenza del disco, che nella poetica dell’artista rappresenta il pianeta Terra, ci scaglia addosso prepotentemente un’interpretazione che è un monito: queste terre sconvolte e martoriate sono il ritratto della nostra sola ed unica Terra.


